In questi anni di Paola InMensa abbiamo avuto la fortuna di conoscere tante storie di coraggio e di speranza.
L’incontro con Alì incarna benissimo, ancora una volta, questo connubio ormai indissolubile. Ha lasciato il Marocco a soli 21 anni per inseguire il sogno di una vita migliore. E’ partito con pochi soldi, spesi quasi tutti per affrontare un viaggio su un barcone “di plastica” senza che gli fosse assicurato un posto di lavoro o un tetto sulla testa.
Ha vissuto in Spagna e poi in Italia. E’ a Paola da nove anni e i suoi occhi riflettono esperienze che l’emozione non gli da modo di raccontare. Vive lavorando onestamente grazie a qualche lavoretto saltuario come giardiniere e oggi ha scelto di stare tra noi per essere, con un po’ di imbarazzo ma senza alcun tipo di vergogna, testimonianza concreta di come si lotta per la propria dignità di uomo.
Ha risposto alle nostre domande con garbo, evitando però di soffermarsi troppo su ricordi spiacevoli, come il trattamento riservato agli immigrati in questura o la paura di uscire quando non era in regola con i documenti. Ha preferito piuttosto lasciarci l’immagine di un ragazzo allegro e solare, che oltre all’italiano ha imparato col tempo un po’ di dialetto e che riesce con spontaneità a stare in mezzo alla gente. I più curiosi forse avrebbero voluto conoscere di più, ma tante volte basta la presenza di qualcuno per assaporare il bagaglio di storie che porta sulle spalle e dentro al cuore.
Grazie a lui per averci regalato altri motivi e altri stimoli per dar senso al nostro servizio!
Sara Gaudio