Paola InMensa… Quinto Anno!

Gimme Five! Paola InMensa quinta edizione!

Ecco il nostro appuntamento annuale: sui passi della carità, giovani volontari, famiglie, parrocchie, movimenti e associazioni si muovono per andare incontro all’Altro, per mettersi a servizio dell’Altro. Anche quest’anno prenderà forma, nelle sale della mensa solidale al palazzo di Montevergine, la mensa per i migranti che da giorno 1 Maggio a giorno 4 maggio, abiteranno Paola!

La mensa sarà attiva a pranzo dalle ore 12:00 alle ore 14:30; e poi la sera, dalle ore 17:00 alle ore 19:00,i volontari scenderanno in fiera nella folla per incontrare il fratello e per la consegna a mano della cena.

Nelle piccole sale della mensa, nel corso degli anni siamo riusciti a costruire un piccolo villaggio della solidarietà: servizio mensa, internet point, assistenza sanitaria, servizio baby-sitter (per i bambini figli dei migranti costretti a vivere nella confusione della fiera), giornalino Web, servizio navetta per i migranti, e poi tanta tanta musica che allieta le nostre giornate al ritmo del bongo!

Tutto questo è vissuto da circa 300 migranti che per 4 lunghi giorni, vengono a farci visita e a trascorrere un pò del loro tempo con noi! Una realtà meravigliosamente bella, che ti riempie di allegria , che ti regala abbracci e sorrisi gratuiti!

L’iniziativa è portata avanti da 12 associazioni laicali e sociali, da movimenti e enti religiosi, la cui partecipazione aumenta di anno in anno e in particolare quest’anno diciamo grazie alla nuova associazione nata in onore di Paolino Perrotta. Come si può ben pensare ognuno mette a disposizione il proprio “timbro” sociale per sostenere e promuovere l’iniziativa. anche quest’anno il grande contributo arriva dalle parrocchie di tutta la zona marina (Fuscaldo, San Lucido, Belmonte, Fiumefreddo, Amantea, Campora), che si mettono in gioco cucinando quantità innumerevoli di secondi piatti!

Come è ormai consuetudine e tradizione, il coordinamento ha pensato a vari appuntamenti per sollecitare il Paese e per trasmettere il messaggio di integrazione, accoglienza e cittadinanza! Ogni venerdì i giovani volontari si incontrano per parlare di diritti umani, dignità e povertà. Tramite esperienze di vita raccontate da vari ospiti si prova ad allargare l’orizzonte, per chiedersi: “Come possiamo Accogliere? Come Accogliamo?”.

Il mini torneo di calcetto organizzato sabato 18 Aprile, ci ha visti partecipi di un bel momento di condivisone; 6 squadre e circa 50 giovani hanno giocato insieme per un fine comune: raccolta fondi per Paola InMensa, un bel gesto considerando che non c’era qualcosa a cui ambire, ma solo fare goal per la solidarietà!Il grazie va a questi giovani,agli organizzatori e al Dopolavoro Ferroviario che ha creduto nel progetto e ci ha permesso di vivere un pomeriggio baciati dal sole e dallo stare bene insieme. Una grande raccolta alimentare, fatta il 25 Aprile; un grazie ai supermercati Ard, Conad e Despar, per aver permesso di trasformare il gesto della spesa in un atto di solidarietà e grazie a chi ha reso possibile tutto ciò: Paola InMensa unisce i cittadini!

E poi, per finire,un grande e bell’invito per giovedì 30 Aprile ore 19.30! Anche quest’anno la Festa di apertura metterà in circolo l’adrenalina giusta per iniziare pronti e carichi! Tra musiche etniche, danze africane con il mitico Mpussa e presentazione del progetto “Paola InMensa”, tutto si colorerà di gioia e sorrisi, ricordando poi, uno dei volti storici della mensa, il Sign. Nuccio Cassano che quest’anno ci guarderà da lassù!

Vi aspettiamo in piazza per iniziare insieme la festa di inizio! Un incontro che unisce le differenze… un incontro che mischia i colori e tutto diventa più bello.

 

Locandina2015

Diritti Umani e Dignità: Lamine ci racconta la sua storia

La storia di Lamine è la storia di chi è sempre in cerca di riscatto.

Non sognava questa vita, non sognava giorni lontani da casa e dai suoi affetti più grandi, non sognava dormire in un casolare diroccato in pessime condizioni igienico-sanitarie, non sognava di essere trattato come schiavo. Eppure la nostra Calabria 5 anni fa gli ha offrì questo, un tetto barcollante e orari massacranti di lavoro. Rosarno gli offrì questo e lui accettò, perchè essere padre di figli lontani vuol dire accettare la sofferenza sperando si trasformi poi nell’opportunità di vivere future vite dignitose. Ha accettato ma senza mai darsi per vinto. Ha accettato dando valore ogni giorno alla sua voglia di riscatto. Si alza ogni mattina entusiasta nel vivere una nuova giornata, contribuendo nel suo piccolo ad essere ponte tra due culture, quella italiana e quella africana, che ancora oggi fanno fatica a venirsi incontro. Non conosce a fondo lingua e tradizioni italiane, ma è un curioso e appassionato amante della letteratura, spera di avere la possibilità di approfondire tutto con il tempo.

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Torneo di Solidarietà PIM5: la raccolta fondi fa gol !

La speranza di poter costruire un mondo migliore, passa dal fatto che la richiesta di sostenere chi è in difficoltà, non sia un grido nel deserto, ma un invito al quale ognuno, a suo modo, prova a rispondere, dando il suo contributo.
Le tragedie umane degli ultimi giorni non possono lasciare indifferenti anche chi le vive cogliendo la notizia da dietro lo schermo della tv, ed anzi possono essere un incentivo per far scattare quella molla interiore, che possa spingere a fare qualcosa di più che commentare “oh, povera gente!” oppure, peggio ancora, restare indifferenti.
Al fine di riuscire ad organizzare al meglio l’accoglienza verso coloro che avranno bisogno che faranno tappa a Paola nei giorni della fiera, i giovani volontari di PaolaInMensa hanno pensato ad una singolare quanto gioiosa iniziativa, per raccogliere fondi, da investire nell’acquisto dei beni alimentari necessari: un torneo di calcetto.
Si sa che lo sport ha il potere di coinvolgere e creare aggregazione, ma se finalizzato non solo all’agonismo, ma anche al sostegno di cause solidali, utili per il bene della società, si arricchisce di quella positività e di quei colori che vanno oltre le tinte delle magliette, dimostrando che si può “essere squadra” e sostenersi, anche fuori dal campo, anche in altri ambiti.
All’iniziativa ha risposto prontamente un gran numero di giovani, (6 Squadre), che oltre ad offrire la propria quota economica per la partecipazione, ha messo a disposizione il proprio talento, il proprio entusiasmo ed il proprio tempo, per sostenere la causa, animando un sabato pomeriggio, in cui probabilmente diverse coscienze hanno dato un calcio al torpore in cui erano arenate, acquisendo un po’ di consapevolezza, rispetto a ciò che c’è loro intorno. Vittoriosa la squadra del Copagabana,ma al di là dei risultati sportivi tutti i partecipanti sono risultati essere vincitori, perché se PaolaInMensa riuscirà a portare frutti, sarà anche grazie a loro.
(Paolo Sciammarella)
TorneoPIM5_gruppo

Diritti Umani e Dignità: Alì ci racconta la sua storia!

In questi anni di Paola InMensa abbiamo avuto la fortuna di conoscere tante storie di coraggio e di speranza.
L’incontro con Alì incarna benissimo, ancora una volta, questo connubio ormai indissolubile. Ha lasciato il Marocco a soli 21 anni per inseguire il sogno di una vita migliore. E’ partito con pochi soldi, spesi quasi tutti per affrontare un viaggio su un barcone “di plastica” senza che gli fosse assicurato un posto di lavoro o un tetto sulla testa.
Ha vissuto in Spagna e poi in Italia. E’ a Paola da nove anni e i suoi occhi riflettono esperienze che l’emozione non gli da modo di raccontare. Vive lavorando onestamente grazie a qualche lavoretto saltuario come giardiniere e oggi ha scelto di stare tra noi per essere, con un po’ di imbarazzo ma senza alcun tipo di vergogna, testimonianza concreta di come si lotta per la propria dignità di uomo.
Ha risposto alle nostre domande con garbo, evitando però di soffermarsi troppo su ricordi spiacevoli, come il trattamento riservato agli immigrati in questura o la paura di uscire quando non era in regola con i documenti. Ha preferito piuttosto lasciarci l’immagine di un ragazzo allegro e solare, che oltre all’italiano ha imparato col tempo un po’ di dialetto e che riesce con spontaneità a stare in mezzo alla gente. I più curiosi forse avrebbero voluto conoscere di più, ma tante volte basta la presenza di qualcuno per assaporare il bagaglio di storie che porta sulle spalle e dentro al cuore.
Grazie a lui per averci regalato altri motivi e altri stimoli per dar senso al nostro servizio!

Sara Gaudio

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